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Consenso non Consenso nelle pratiche Kinky e BDSM

Immagine del redattore: PeskyPesky

Tratto dal racconto "Lezioni di educazione per Cagne", storia vera condivisa dalle coinquiline Greta e Lady S. che puoi ascoltare wwwwww.yourkinkypod.com/racconti gratuitamente.


Brat, zozzate e CNC (da "Lezioni di educazione per cagne")

Voce intrusiva: Pesky… senti un po’, ma secondo te... quanto è sottile il confine tra una persona dispettosa e una brat nel BDSM?

Voce intrusiva, amore mio, io non so neanche il confine tra una tazza di caffè e un attacco d’ansia, figurati!

Voce intrusiva: Ma come? Non sei appena tornata da quel viaggio nel distretto D/S?


Pesky: si… esatto e devo ammettere che le nostre coinquiline mi hanno insegnato davvero tanto con la loro esperienza! E va bene, visto che siamo qui… 

Oggi parliamo di un argomento che sta proprio su quella linea sottilissima che divide un semplice dispetto da un gioco di ruolo dai risvolti incredibili: il gioco del potere, il bratting e il famigerato Consenso non Consenso.

E lo facciamo con una storia che, vi avverto, non è roba per deboli di cuore… o di ginocchia.


Ma prima, un ringraziamento speciale alle nostre coinquiline Greta e Lady S., che ci hanno regalato uno spaccato crudo e intensissimo di una dinamica che molti sognano, pochi comprendono e ancora meno riescono a gestire.

Se sei qui per la prima volta, benvenut* a Kinkypod, il primo podcast che ti racconta solo storie vere di sessualità alternativa per aiutarti nella TUA esplorazione, più sana, sicura e completamente consensuale per tutte le persone coinvolte.


Io sono Pesky e sono la voce che ti guiderà tra le esperienze più zozze di Casa Kinkypod.

Il salottino sta per iniziare… ma prima di immergerti, ricorda: qua si naviga a vista e senza salvagente! Ma soprattutto, non ci si deve mai dimenticare che

SIAMO SOLO ESSERI UMANI!

Buona esplorazione!


 

Vuoi ascoltare le storie VERE Kinky e BDSM della coinquilinanza di Casa Kinkypod?

 

INIZIAMO!


Buoooon mascara sbavato della domenica mattina a tutta la coinquilinanza di Casa Kinkypod!

Oggi siamo qui per parlare di un tema che intriga, destablilizza e incuriosisce in egual misura: il gioco del potere e il CNC – Consenso non Consenso.

E prima che qualcuno chiami gli avvocati: no, non stiamo parlando di fare porcate senza consenso. Stiamo parlando di un gioco estremamente codificato, dove il potere viene negoziato e poi ceduto volontariamente, creando uno spazio sicuro in cui esplorare il brivido del pericolo… senza essere davvero nella cacca con una persona squilibrata. 

Come sempre ti ricordo che questo è un salottino in cui commentiamo insieme ciò che ascoltiamo nei racconti. Il racconto che commentiamo oggi si chiama per l’appunto “Lezione di educazione per cagne” e lo puoi trovare sul sito web yourkinkypod.com nella sezione racconti. 

Ma torniamo al nostro salottino!

Parleremo di controllo, di abbandono, di ritmi brutali, di desiderio e paura, ma soprattutto di come il consenso sia l’elemento che separa il paradiso dal girone infernale delle cagate irreparabili.

Perché lo dico? Perché ci sarà sempre il casualone dell’ultima fila che dopo questo episodio penserà che può fare il dom senza sapere neanche la differenza tra un paddle e un set di posate Ikea.

E invece no, piccoli criceti in astinenza da semi di girasole, il consenso nel CNC è una roba seria* e ha delle regole ferree, quindi oggi ci facciamo una bella infarinata di sicurezza e poi ci buttiamo a pesce negli abissi del controllo e della sottomissione.

Come al solito noi non ci esprimiamo per blocchi narrativi ma in biscottini quindi… 


Biscottino numero 1: Il paradosso del controllo

Senti un po’, coinquilin*, com’è che ci eccita l’idea di perdere il controllo… sebbene non lo perdiamo mai veramente in una sessione bdsm?

È proprio questo il grande paradosso di tutto il mondo alternativo: chi si sottomette in realtà detta le regole del gioco.

Eh sì, perché la sottomissione non è un atto passivo, è un atto di fiducia attiva.Chi si sottomette decide quanto e come mollare la presa, e chi domina ha la responsabilità di mantenere il controllo della situazione senza abusare del potere ricevuto.

E quando si parla di CNC – Consenso non Consenso, questo principio diventa ancora più importante.

Immagina di vivere una scena in cui tutto urla "pericolo"… ma tu sai che sei in mani sicure.Immagina di combattere, di ribellarti a questa persona che sta affondando la tua testa nel cuscino mentre ti spalma sul materasso che manco il burro di arachidi sulla marmellata di zia Ricchetta. … sei lì che urli "no, aiuto, qualcuno mi salvi" mentre dentro di te c’è un "sì" scritto in grassetto fosforescente, sparato con un’idrante sul muro di una coscienza che meglio non dirla a nonna che sennò le viene un coccolone. 

È un gioco psicologico profondo, che richiede una connessione immensa, una negoziazione minuziosa e una consapevolezza assoluta delle dinamiche in gioco.

E quindi… musica da monito solenne, grazie.

Se sei un* dom inesperto e pensi che il CNC sia semplicemente "fare quello che vuoi senza chiedere il permesso"… ti prego, per amore della pace, torna a giocare a Magic e lascia stare le persone.


Biscottino numero 2: La negoziazione salva le chiappe (letteralmente)

Quando parliamo di CNC, la negoziazione è LA BASE DI TUTTO.

Non esiste un CNC senza un accordo preciso, discusso e chiarissimo tra le parti.

Greta e Lady S.,le nostre due coinquiline, nel loro racconto, ci mostrano il risultato di una negoziazione efficace, che per chi non la conoscesse, facciamo un ripassino veloce: 

In una negoziazione è importante: 

✅ Definire i confini (cosa sì può e non si può fare, senza lasciare adito a interpretazioni arbitrarie delle situazioni che andiamo a creare)

✅ Stabilire una safeword (o più di una, per vari livelli di emergenza)

✅ Conoscere i trigger personali (sia fisici che emotivi)

✅ Conoscere il proprio ruolo nel gioco (che sennò se entrambi volete giocare come dominanti o sottomessi insomma… auguri auguri)

Perché il CNC è proprio questo: un copione scritto a quattro mani, otto, sedici insomma, tante mani, con spazio per l’improvvisazione, ma con regole ben definite.


E adesso,mentre digerite tutto questo pur pur rid di roba, vi stuzzico un po’ con una domanda:

Secondo voi, il CNC è più una prova di fiducia o una prova di abbandono?

Voglio sentire le vostre opinioni sul nostro canale Telegram, quindi venite a spettegolare con la coinquilinanza e ditemi cosa ne pensate!


DULCIS IN FUNDO!

Il BDSM è un viaggio, non una destinazione.

Il gioco del potere può essere liberatorio, eccitante e profondamente trasformativo, ma richiede consapevolezza, rispetto e tanta, tantissima comunicazione.

Se vuoi esplorarlo, fallo con la testa… oltre che con il culo.

E ricordati sempre: la dominazione non è sopraffazione, la sottomissione non è passività, e il consenso non consenso è un gioco estremamente serio.

Il salottino è finito! Grazie per aver preso posto sul nostro grande divano.

Il prossimo episodio? Beh… vi spoilero che  finalmente riusciremo ad ascoltare l’intervista esclusiva a quella misstress che vi avevo accennato nel salottino precedente. 

Si lo so, doveva uscire oggi ma che ci vuoi fare, e poi che cacchio vuoi, sarò libera di essere incoerente quanto mi pare? Insomma che pretese…

Vi auguro tante zozzate consensuali con persone che vi vogliono tanto bene e un bacione a tutta la coinquilinanza.

CIAO!


 

Vuoi ascoltare le storie VERE Kinky e BDSM della coinquilinanza di Casa Kinkypod?

 





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